Passaggio di proprietà di auto del genitore defunto: a cosa devono fare attenzione gli eredi

Quando si verifica la scomparsa di un genitore, gli eredi si trovano ad affrontare non solo il dolore per la perdita ma anche una serie di pratiche burocratiche legate al passaggio di proprietà dell’auto.

Questo processo, sebbene possa sembrare complesso, segue delle procedure ben definite che è importante conoscere.

Auto in eredità cosa evitare?
Passaggio proprietà auto in eredità, i rischi (RaceGeneration.it)

Per iniziare la procedura di passaggio di proprietà, l’erede deve recarsi all’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile munito della seguente documentazione:

1. Certificato di morte;
2. Certificato penale rilasciato dalla Procura della Repubblica;
3. Certificato anagrafico dello stesso Comune in cui risulta deceduto il titolare;
4. Documento d’identità valido e codice fiscale del richiedente (erede);
5. Libretto e/o certificato di registrazione in originale (in caso contrario sarà necessario richiederne dei duplicati);
6. Foglio complementare o vecchia carta circolazione se non ancora sostituiti con il nuovo libretto o certificato.

Una volta presentata tutta la documentazione necessaria, l’Ufficio provvederà ai controlli previsti ed emetterà una nuova carta di circolazione intestata all’erede a un costo complessivo che si aggira intorno ai 25 euro.

Spese a carico degli eredi e possibile astensione

Le spese relative al rilascio della nuova carta sono interamente a carico degli eredi. Tuttavia, se decidono volontariamente di intestarsi l’automobile senza attendere lo scadere dei dodici mesi successivi alla data del decesso, dovranno affrontare anche le tasse automobilistiche dovute fino alla data precedente quella in cui viene effettuata la variazione d’intestatario.

Auto eredità curiosità
Auto in eredità, cosa sapere? (RaceGeneration.it)

Gli eredi hanno la possibilità di astenersi dal pagamento delle tasse automobilistiche dovute fino alla data precedente quella in cui viene effettuata la variazione d’intestatario solo dimostrando che il veicolo non ha mai circolato su strada dopo il decesso del titolare. Per fare ciò devono esibire una dichiarazione sostitutiva resa ai sensi dell’art. 47 DPR 445/2000 da parte dei familiari conviventi con il titolare deceduto oppure dall’amministratore giudiziario o curatore fallimentare qualora questi siano stati nominati prima della morte oppure dall’amministratore legale qualora sia stato nominato prima della morte oppure dall’avente causa nel caso in cui sia stato venduto o ceduto il veicolo prima della variazione d’intestatario.

Tale dichiarazione deve essere resa davanti ad un pubblico ufficiale incaricato dello Stato Civile (Sindaco o Ufficiale dello Stato Civile). Affrontare queste procedure può sembrare scoraggiante durante un periodo già difficile come quello seguito alla perdita di un genitore; tuttavia, conoscendo i passaggi da seguire e le spese previste può rendere tutto più gestibile e meno oneroso.

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